Progetto Plan 111

Il Plan 111 è un progetto avviato nel 2006 dal Ministero dell’Educazione della Repubblica Popolare Cinese che ha avuto inizio con l’istituzione di 100 centri di ricerca ed innovazione in Cina, presso i quali vengono ospitati 1000 ricercatori di spessore internazionale provenienti dalle migliori 100 Università al mondo. Tra i centri di ricerca designati figura la China Medical University, con sede a Shenyang nella regione dello Liaoning, dove il prof. Marco Stoller è stato chiamato come esperto in nanotecnologie.
Il Prof. Marco Stoller è Associato di Impianti Chimici presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente dell’Università Sapienza di Roma, docente di corsi afferenti all’Ingegneria Chimica, all’Ingegneria Civile ed Industriale presso la sede di Latina e all’Ingegneria delle Nanotecnologie. La sua ricerca è fortemente incentrata verso applicazioni industriali, e focalizzata sui processi a membrane e sulle apparecchiature di tipo “process intensification” per la produzione di nanomateriali. Membro del Consiglio del Associazione Italiana di Ingegneria Chimica e della European Membrane Society, ha una forte propensione verso la creazione di nuovi network con l’estero.
A partire da dicembre 2019 e per i prossimi 5 anni, l’Università Sapienza di Roma e la China Medical University hanno sottoscritto un Accordo Quadro per promuovere le attività dei gruppi di ricerca nell’ambito delle nanotecnologie e della medicina, mediante collaborazioni scientifiche congiunte, diffusione dei risultati ottenuti, staff e student exchange.
“Mi sento onorato e fortunato di essere stato chiamato a far parte di questo progetto, e ritengo che questa iniziativa possa portare ulteriore prestigio e visibilità internazionale alla nostra Università. Devo ringraziare il gruppo di lavoro in Cina, in particolar modo il prof. Chen, il prof. Gao, il prof. Xu, il Dr. Qi e Abdu, tutti afferenti al Dipartimento di Dermatologia che mi hanno riservato un caldissimo benvenuto.” commenta il Prof. Marco Stoller. “Spero che nel prossimo futuro le nostre Università possano essere di esempio e promuovere ed incentivare ulteriormente la cooperazione scientifica tra Italia e Cina e produrre risultati all’avanguardia, auspicio emerso anche dal discorso di benvenuto tenuto dal vicepresidente della China Medical University Liu Ying”.
Il Prof. Stoller dichiara che l’iniziativa porterà ad un rafforzamento nell'insegnamento e nella ricerca scientifica nei settori della bioingegneria, chimica, nanotecnologia e medicina e conclude raccontando un aneddoto simpatico: “Data la difficoltà dei colleghi cinesi di pronunciare il mio cognome tedesco mi chiamano Marco Polo, ed io oltre ad essere lusingato di questo sono sicuro che possa essere di buon augurio.”