Offerta formativa
Laurea triennale in Ingegneria Chimica (classe di Laurea L-9 Ingegneria Industriale)
Il corso di laurea si prefigge di fornire all’Ingegnere Chimico una preparazione solida nelle scienze di base (matematica, fisica e chimica) e nelle scienze generali dell'ingegneria (elettrotecnica, macchine, materiali e scienza delle costruzioni) che gli consente di interagire con gli specialisti degli altri settori dell’ingegneria industriale. La formazione dell’Ingegnere Chimico è diretta alla gestione delle trasformazioni chimicofisiche della materia, attraverso la conoscenza e la capacità di selezionare le tipologie dei processi, definire le condizioni operative e dimensionare le apparecchiature necessarie alla realizzazione.
L’Ingegnere Chimico possiede gli strumenti metodologici necessari alla comprensione e all’utilizzo dei principi chimico-fisici su cui si fondano le operazioni unitarie e i sistemi reattivi, nonché un’approfondita competenza nella definizione dei processi e nella progettazione e gestione degli impianti, anche dal punto di vista delle problematiche ambientali e di sicurezza. Il solido patrimonio di conoscenze, quand’anche non eccessivamente dettagliate, consente all’Ingegnere Chimico di affrontare direttamente problematiche ordinarie, ma lo mette altresì in grado di reperire ed utilizzare le informazioni necessarie alla risoluzione di casi più complessi
Laurea magistrale in Ingegneria Chimica (classe di Laurea LM-22 Ingegneria Chimica)
Il laureato Magistrale in Ingegneria Chimica, oltre al bagaglio culturale di base acquisito con il conseguimento della laurea in Ingegneria Chimica, è dotato di competenze che gli consentono di affrontare problemi più complessi connessi con l'analisi, lo sviluppo, la simulazione e l'ottimizzazione dei processi fondati sulla trasformazione chimica e biochimica della materia, nonché con la progettazione rigorosa delle apparecchiature singole e dei sistemi impiantistici in cui tali processi si realizzano.
La sua formazione è finalizzata principalmente allo sviluppo degli strumenti di indagine e di progetto più avanzati e all'innovazione nell'industria chimica e nelle attività a questa assimilabili, oltrechè all'individuazione e alla risoluzione dei problemi connessi con la sicurezza degli impianti produttivi e con il contenimento dell'impatto ambientale da questi prodotto nei luoghi di insediamento.
Tali capacità sono conseguibili grazie all'arricchimento del solido patrimonio di conoscenze già acquisito con la laurea, che ora si approfondisce sul piano metodologico ed applicativo attraverso il biennio di studi specialistici. In tal modo diviene possibile affrontare le problematiche più complesse di sviluppo, di progettazione e di conduzione dei moderni impianti, nonché di contribuire fattivamente all'innovazione ed all'avanzamento scientifico e tecnologico del settore.
Laurea triennale in Ingegneria della Sicurezza (classi di laurea L9-L7 Ingegneria Industriale, Ingegneria Civile Ambientale)
Il Corso di Laurea in Ingegneria della Sicurezza, assolutamente innovativo a livello nazionale ed attualmente ancora l’unico, si propone la formazione di ingegneri con un profilo professionale mirato alla identificazione dei fattori di rischio ed all’analisi delle condizioni di sicurezza nei processi ed impianti industriali e nei processi costruttivi di strutture, infrastrutture ed opere di ingegneria. L’ingegnere della sicurezza deve possedere gli strumenti per l’organizzazione e la gestione della sicurezza intesa come insieme di soluzioni tecniche, impianti, sistemi, e procedure al fine di prevenire e fronteggiare eventi accidentali e naturali di natura dolosa e/o colposa che possono danneggiare le persone fisiche e le risorse materiali, immateriali ed organizzative.
I contenuti formativi di questo Corso di Laurea vanno oltre l’approccio tradizionale empirico alla sicurezza storicamente basato su esperienze ed insegnamenti tratti da incidenti e insuccessi.
Si tratta infatti di un approccio basato su analisi previsionali degli scenari incidentali con conseguente ottimizzazione degli interventi preventivi e delle misure protettive su tutte le fasi di attività dell’ingegnere, quali: la progettazione, l’esecuzione, l’esercizio, il monitoraggio ed il controllo.
Oltre che alle basi culturali classiche dell’Ingegneria gli obiettivi formativi di tale Corso si ispirano anche ai principi di base ed ai criteri regolatori delle direttive e norme che negli ultimi anni hanno rinnovato il quadro delle aspettative della collettività in materia di sicurezza: Nelle stesse direttive vengono disegnati i ruoli e le caratteristiche professionali per i vari livelli di responsabilità in materia di sicurezza.
La finalità del Corso è proprio quella di formare ingegneri che abbiano tutte le capacità richieste dal contesto normativo insieme ad una solida base di cultura ingegneristica generale per poter seguire l’evoluzione dei contesti operativi e normativi, provvedendo alla loro attuazione e gestione.
Laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile (classe di laurea LM26 Ingegneria della Sicurezza)
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile si colloca nella classe della laurea magistrale in Ingegneria della sicurezza di recente istituzione, inteso come ambito “trasversale” ed interdisciplinare in cui possono trovare la loro migliore collocazione le competenze richieste per affrontare e risolvere le varie problematiche del rischio e la sicurezza di cantieri, opere, infrastrutture, servizi e degli ambiti industriali.
L’offerta formativa comprende: - conoscenze caratterizzanti la classe di laurea, comprendenti adeguate competenze, sia nei settori dei cantieri, opere, infrastrutture, servizi che negli ambiti dei processi e degli impianti industriali, che di tipo giuridico-economico; - conoscenze affini ed integrative, volte ad ampliare l’orizzonte tecnico-scientifico a tematiche tipiche di altri settori dell’ingegneria e ad altri ambiti culturali. E’ previsto un congruo numero di crediti per attività formative a scelta guidata (di orientamento), ossia orientate prevalentemente in uno degli ambiti caratterizzanti la sicurezza e la protezione civile, ambientale e del territorio, ovvero industriale, a scelta dello studente, nonché un adeguato numero di crediti a scelta libera, e per la prova finale (tesi di laurea).
I contenuti formativi di questo corso consentono di: - padroneggiare gli strumenti delle scienze di base (matematica, probabilità, statistica, fisica e chimica) al fine di descrivere e interpretare problematiche ingegneristiche, anche complesse; - possedere approfondite conoscenza sugli aspetti di base ed applicativi dell’ingegneria in generale e di quella della sicurezza, sia di cantieri, opere e infrastrutture che di processi e impianti, e saperle applicare anche nell’ambito di un approccio interdisciplinare; - essere in grado di valutare, affrontare e risolvere le problematiche di sicurezza e protezione relative ai rischi naturali ed antropici sul territorio ed a quelli di varie tipologie di cantieri, opere e infrastrutture processi e impianti, con riguardo sia agli addetti alle lavorazioni che alla popolazione che all’ambiente, tenendo conto degli aspetti tecnici, economici, normativi ed etici; - essere in grado di affiancare altri tecnici specialisti nel progetto di varie tipologie di opere, infrastrutture e impianti, provvedendo all’analisi dei rischi in tutte le fasi progettuali e di realizzazione, nonché alla scelta delle soluzioni progettuali e procedurali a favore della sicurezza ed alla loro implementazione pratica; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza si conclude con una attività di progettazione, che deve dimostrare, oltre al raggiungimento delle capacità tecniche, l’acquisizione della capacità di operare in modo autonomo e di predisporre un elaborato chiaro, sintetico ed esauriente.
Laurea triennale in Ingegneria Civile ed Industriale
Il corso di laurea in Ingegneria Civile e Industriale si propone di garantire nel complesso una solida formazione di base, rivolta di preferenza alle applicazioni tecnologiche piuttosto che a considerazioni teorico-astratte, una preparazione ingegneristica a largo spettro, volta a delineare una competenza professionale rivolta alla soluzione di problemi ingegneristici, alla progettazione di sistemi, componenti e tecnologie ed alla progettazione e gestione del territorio e delle sue risorse e delle attività produttive industriali, dei relativi processi ed impianti.
I laureati, in relazione alle caratteristiche scelte per il proprio profilo, saranno idonei a svolgere attività professionali in settori quali:
- la progettazione assistita, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, il controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, finalizzati alla difesa del suolo, alla gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e alla valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani e di opere;
- la progettazione meccanica, la produzione, la gestione e l'organizzazione, l'assistenza alle strutture tecnico-commerciali, la gestione e manutenzione degli impianti di produzione, di sistemi energetici, di stoccaggio e movimentazione dei prodotti, il controllo e la gestione della qualità, l'analisi dei rischi, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione e di emergenza.
Tali attività professionali potranno essere svolte sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. Pertanto i principali sbocchi occupazionali sono imprese, enti pubblici e privati e studi professionali, dove il laureato in Ingegneria Civile e Industriale avrà un ruolo nelle attività di progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi civili ed industriali.
Laurea magistrale in Ingegneria dell’Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile
Il Corso di laurea magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile si pone l'obiettivo di fornire le capacità nella progettazione, controllo e regolazione dei processi, degli interventi, degli impianti e delle opere che comportano modificazioni della biosfera in riferimento alle funzioni antropiche nonché alle risorse di interesse attuale e potenziale per l'uomo. Si caratterizza per l'ampiezza della formazione di base, la diversità delle attività professionali e delle modalità di esercizio delle stesse. Il Corso concerne ambiti quali l'ambiente, il territorio e le risorse, i primi inscindibili e confluenti, il terzo contenuto nei primi due.
Il percorso formativo prevede un curriculum basato su diversi ambiti i cui contenuti rappresentano la base formativa e contribuiscono in maniera univoca alla formazione di un ingegnere a forte valenza interdisciplinare. Tali ambiti sono costituiti: dalla valutazione delle risorse ambientali e del sottosuolo e della geomatica; dalla tutela degli equilibri degli ecosistemi e nella prevenzione dell'inquinamento chimico, fisico e biologico; dal recupero e riciclo delle materie secondarie; dalla meccanica dei fluidi e delle costruzioni idrauliche negli ambiti disciplinari propri dello studio dei sistemi naturali ed artificiali; dallo studio dei fluidi nel sottosuolo; dalla pianificazione territoriale ed urbanistica ed infine dall' ingegneria dei sistemi per l'energia e l'ambiente per l'esame dei sistemi di conversione dell'energia e del loro impatto ambientale.
In generale, i laureati in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile, saranno capaci di integrare le conoscenze e gestire la complessità tipica dei problemi legati alla sostenibilità ambientale delle modificazioni antropiche con opportune valutazioni dell'incertezza, dovendo formulare giudizi e valutazioni critiche sulla base di informazioni limitate o incomplete, e utilizzando anche metodologie di analisi proprie della gestione in tempo reale delle decisioni.