ECONOMIA CIRCOLARE: Recupero di plastiche e legno con tecnologie green

ECORETE-GREEN

 

Descrizione del progetto
Il progetto proposto, iniziato a luglio 2020, si inserisce nell'ambito della green economy e in particolare dell’”economia circolare”. Si propone infatti un modello di “simbiosi industriale” per la riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica e contemporaneamente lo sviluppo con metodi innovativi di un prodotto verde. In particolare, il progetto è orientato al recupero e alla valorizzazione degli scarti di legno e plastica (intendendo con tale termine materiali polimerici macromolecolari di diversa natura) attraverso la loro trasformazione in prodotti ad alto valore aggiunto/tecnologico.
La scelta di questi due materiali di scarto così diversi tra di loro (il primo di origine sintetica, il secondo considerato rifiuto naturale) è dettata dal fatto che entrambi pongono molti problemi per lo smaltimento. Per quanto riguarda le plastiche, attualmente solo un terzo di quella smaltita è effettivamente avviata a rigenerazione per trasformarla in materia prima seconda, mentre la restante parte è per circa il 50% avviata a valorizzazione energetica tramite termovalorizzatori e il restante 50% avviato inesorabilmente in discarica. Per il legno, solo nel Lazio ogni anno si conferiscono milioni di tonnellate in discarica, tali scarti possono creare anch’essi problemi per almeno due punti di vista: sono ingombranti e quindi riducono la capacità di smaltimento delle isole ecologiche; in ambiente anaerobico producono metano che è un gas serra venti volte più dannoso dell’anidride carbonica.

Finalità
La finalità del progetto è la trasformazione di entrambi questi scarti in prodotti ad alto valore aggiunto/tecnologico attraverso processi che sono nel caso della plastica una depolimerizzazione spinta con produzione di nuovo monomero, nel caso del legno una scomposizione di quest’ultimo, con solventi green (deep eutectic solvents o low transition temperature mixtures) in cellulosa e lignina e nel loro riutilizzo per la produzione di elementi di supporto per elettrodi (cellulosa) e per la produzione di membrane elettrolitiche (lignina) da utilizzarsi in una batteria di nuova concezione.
Le frazioni di scarto di entrambi i processi verranno utilizzate per produrre combustibili “zero zolfo” da utilizzare in motori diesel e in materiale carbonioso utilizzabile sia per la produzione di elettrodi per la batteria o come carbone attivo.

Partner di progetto
Il progetto vede coinvolte due PMI: la S.R.S. Servizi Ricerca e Sviluppo srl e la Eco Recycling srl e quattro OdR, una facente capo all’Università di Roma 3 (Dip. Di Scienze) e tre facenti capo alla Sapienza (DICMA, Hydro-Eco e DIAG).